CURIOSITÀ

La Pasqua ortodossa in Russia

Fin dall’antichità, in Russia la Pasqua si festeggia secondo delle precise usanze. 

Un tempo ogni padrona di casa cominciava a fare i preparativi in prossimità dell’arrivo della Grande Settimana, ovvero dell'ultima settimana della Quaresima. A partire dal Sacro Giovedì, si apparecchiava la tavola per il banchetto pasquale, si dipingevano le uova, si selezionavano gli ingredienti per la pasta dolce di ricotta e si preparavano panettoni, babà, pasticci, frittelle, panini al miele e piccoli biscottini di farina bianca a forma di agnelli, galletti e gallinelle. 

Per la tavola festiva si preparavano molti piatti: si cuoceva un agnello intero, si arrostivano pezzi di vitella e si affumicavano prosciutti. Alla tavola di Pasqua non si servivano né piatti caldi né i piatti di pesce. La tavola era sontuosa e abbondante. Il re della tavola pasquale era sempre il panettone rituale consacrato in chiesa e decorato con fiori di carta. 

Secondo la tradizione, le uova colorate si disponevano sulle pianticelle verdi dell'avena, del frumento oppure sulle fogliette tenere - appena verdeggianti - del crescione, che si faceva germogliare in anticipo appositamente per i giorni di festa. 

La Pasqua si considerava una festa da trascorrere in famiglia: ai bambini si regalavano uova colorate normali o di cioccolato, e piccoli panettoni al miele. La festa durava per tutta la Settimana Sacra e la tavola rimaneva sempre apparecchiata. Di sera, allo scendere delle tenebre, i violinisti suonavano facendo il giro dei villaggi e dei borghi, mentre sotto le finestre di ogni casa s’intonavano inni all'onore della Risurrezione di Cristo; la gente ricambiava offrendo loro un bicchiere di vodka e uova pasquali, e talvolta anche qualche moneta.

I balli tradizionali russi

In Russia esiste un ricco patrimonio di danze popolari, una preziosa eredità che ha contribuito a creare e rafforzare l’identità di questo paese sia a livello nazionale che internazionale. Andiamo a scoprire i balli tradizionali più famosi entrati nell’immaginario collettivo! 

Girotondo (Хоровод) 
Questa danza rappresenta uno dei più antichi riti slavi associati al dio del sole Yarylo (Ярило), pertanto la figura principale di questa danza è un cerchio, che ricorda il sole. Le ragazze si prendono per la mano o si tendono per un fazzoletto o per una corona di fiori. A volte il cerchio si divide in coppie o in ranghi ("serpente", in russo «змейка»), oppure in uno zig-zag. Si tratta di una danza accompagnata sempre da canzoni, talvolta molto ritmate. 

Danza Pliaska (Пляска) 
La forma principale della danza Pliaska è un passo dove prima si compie una flessione e poi ci si solleva in punta dei piedi. Questa forma di danza veniva tramandata dalle generazioni grandi a quelle più giovani; i ballerini non solo ripetevano i movimenti, ma spesso ne inventavano di nuovi. 
Durante le feste nazionali spesso tra i ballerini si organizzavano delle gare chiamate Pereplyas (перепляс) che si eseguivano in coppia, nelle quali ogni partecipante doveva riprodurre fedelmente i movimenti del suo avversario. 

Danze giocose
Questo tipo di danza si balla imitando un fenomeno della natura, come ad esempio una bufera di neve (Пурга), oppure degli animali come il pesce (Рыбка) o l’orso (Медведь)

Barynja
Si tratta di una danza dove un giovane uomo balla con una donna, mentre il suo rivale cerca di portargli via la ragazza. 

Costumi per la danza
Sono leggeri e comodi, affinché il ballerino possa muoversi facilmente. Sono inoltre molto colorati e ornati da ricami. Le ragazze indossano il sarafan (l’abito tradizionale per le feste popolari) e il kokoshnik (un copricapo), mentre i giovani uomini indossano delle camicie colorate e ricamate insieme a cinture intrecciate. 
Per approfondire gli abiti tradizionali russi →  

Danza di battaglia Prisyadka
La Prisyadka è una delle danze popolari più amate dai russi. Fa parte delle cosiddette danze marziali ed è accompagnata da ruzzoloni, movimenti accovacciati e salti in alto. In passato i cavalieri studiavano le danze da combattimento per aumentare l’agilità in battaglia. Questa danza è anche conosciuta con il nome «Gopak» o «Kazachok» (Гопак, Казачок)

La leggenda racconta che durante guerra civile degli anni '20, il leggendario comandante Vasily Chapayev amasse ballare la danza Русского, grazie alla quale infondeva coraggio ai suoi subordinati. Ballare non soltanto aiutava ad allenare il corpo ripetendo le figure di combattimento, ma sollevava anche il morale dei soldati, risvegliava i piedi intorpiditi e aiutava a scaldarsi, oltre che ad allentare la tensione di prima di una battaglia. 

Come entrare in un'università russa

Grazie ai trattati internazionali e ai finanziamenti stabiliti dal governo, in Russia i cittadini stranieri hanno diritto a ricevere una formazione professionale. Dal 2016 la procedura di adesione per l'ammissione alle università russe avviene in forma elettronica; i cittadini di 198 paesi possono inviare le loro richieste di ammissione per studiare diversi materie. La conoscenza della lingua Russa è indispensabile. Particolarmente benvenuti sono i linguisti e filologi. 

Per studiare in Russia, innanzitutto occorre iscriversi sul portale www.russia.study. La procedura dura circa 20 minuti. Dopo la verifica dell'identità, si apre l'accesso al questionario nel quale bisogna inserire i dati, le informazioni sui propri studi e sui traguardi personali; dopodiché bisogna indicare la sfera di apprendimento desiderata e scrivere una lettera di motivazione. 

I giovani di maggior successo e di talento sono invitati a fare un colloquio di persona o a distanza. Dato che il costo dell'istruzione in molte università è relativamente basso (una gran parte dell'università costa 1000-1500 € l'anno), molti cittadini stranieri sono interessati a studiare in Russia. 

Una volta che lo studente viene selezionato, può scegliere tra 6 università. La Russia fornisce un'istruzione di qualità in Ingegneria, Scienze, Matematica e Filologia. Molto popolare all'estero è anche il corso di laurea in Medicina e Fisica Nucleare. Anche gli studi culturali relativi a Musica, Teatro e Cinema russo sono di grande interesse per gli stranieri.

Studiare e vivere in Russia è più economico rispetto dell'Europa; se volete ricevere un'istruzione gratuita in uno dei migliori università russe, non vi resta nient'altro che iniziare di studiare il russo già da ora! 

* Fonte → 

Esercizio (per livello avanzato): 

Ascolta la notizia sul canale 360tv.ru “Самые престижные вузы России” (Università di prestigio in Russia) e rispondi alle domande: 

  1. Когда школьники России могут поступать в университет? 

  2. Какие университеты считаются лучшими в России? 

  3. Сколько лет обучаются в Российских вузах? 

  4. В каком из университетов в России можно получить диплом Лондонского университета? 

  5. Кого обучают в Московском университете международных отношений? 

Il giorno dei cosmonauti

Il 12 Aprile 1961 Jurij Gagarin, a bordo della nave spaziale Vostok, diventò il primo uomo a viaggiare nello spazio. Nel corso degli anni, l'Unione Sovietica ha progettato diverse stazioni e complessi orbitali spaziali polivalenti pilotati dall'uomo. 

Il primo scienziato a teorizzare la possibilità di volo nello spazio fu alla fine del XIX secolo lo scienziato russo Konstantine Tsiolkovsky, alla fin del XIX secolo. Le prime ricerche sui viaggi interplanetari furono compiute dai suoi studenti nel 1924. 

Il primo satellite artificiale fu lanciato dagli scienziati sovietici il 4 ottobre 1657, sotto la guida di Sergej Korolëv; il modello oggi è conservato presso le Nazioni Unite. La data del lancio del satellite è universalmente considerata l'inizio dell'era spaziale. 

Il primo passeggero a bordo di un satellite fu il famoso cane russo Laika. La missione non prevedeva il rientro e il cane rimase in vita nel satellite artificiale soltanto per pochi giorni. Nell'agosto 1960 furono mandati nello spazio altri due cani, Belka e Strelk: al termine della missione, gli animali tornarono sulla Terra sani e salvi. 

La prima donna cosmonauta della storia è stata Valentina Tereshkova, partita per lo spazio a bordo della nave Vostok 6, il 16 giugno 1963. 

Fu il 12 Aprile 1961 ad imprimersi però nella memoria collettiva e nella storia dell’umanità: quel giorno, dal cosmodromo di Baikonur il veicolo spaziale Vostok 1 partì con a bordo il primo cosmonauta della storia, Jurij Gagarin. Tutti ricordano ancora il suo famoso “Поехали!”, che in russo significa “Andiamo!”. Nell’arco di 1 ora e 48 minuti Gagarin percorse l’orbita della Terra e atterrò in sicurezza in prossimità del villaggio Smelovka, nel quartiere Ternovo della regione di Saratov. 

Prima del volo di Gagarin furono fatti cinque prove. Esse dimostrarono che il cosmo non perdona il minimo errore: la prima nave non riuscì ad atterrare sulla Terra e percorse un’altra orbita per poi scomparire nello spazio. Il secondo lancio ebbe successo, ma il lancio della terza nave Vostok avvenuto nel 1960 non fu altrettanto fortunato e la macchina prese fuoco durante il viaggio di rientro. 

La Federazione Internazionale Aeronautica (FAI) celebra il 12 Aprile il giorno mondiale del trasporto aereo e della cosmonautica. Con il decreto emesso dal Soviet Supremo dell'URSS, dal 9 Aprile 1962 la giornata è diventata Festa Nazionale. 

*Per vedere i sottotitoli in italiano: IMPOSTAZIONI >> click su SOTTOTITOLI, click su RUSSO, click su TRADUZIONE AUTOMATICA, scegliere poi ITALIANO

Ricetta russa: Kascia di grano saraceno

La Kascia di grano saraceno è un piatto conosciuto e amato in tutta la Russia. 

Prima di cuocerlo, occorre eliminare la farina dal grano saraceno. Il grano va lavato sette volte e poi lasciato asciugare leggermente sulla padella, mescolandolo continuamente.

Il grano saraceno può essere cotto secondo diverse modalità. Ecco due procedure molto semplici: 

  1. Mettere il grano nella pentola, condirlo col sale e versare acqua fredda. Coprire con un coperchio e portare a ebollizione. Per due tazze di grano saraceno crudo, usare tre tazze di acqua e un cucchiaino di sale. Cuocere in forno finché non assume un colorito marrone-rossiccio. 
     
  2. Dopo averlo pulito, scottare il grano con l'acqua bollente e scolarlo. Metterlo in una pentola e versare una tazza e mezzo di acqua calda per ogni tazza di grano saraceno. Avvolgere la pentola in una coperta calda per 5-6 ore. Evitare di aggiungere sale e burro. Accompagnare la pappa di grano saraceno con Kefir fresco (latte fermentato) a basso contenuto di grassi. 

Una volta, per cuocere il grano saraceno si usava lasciarlo avvolto tra le coperte per diverse ore. All’epoca dell’Unione Sovietica la pentola con la Kascia si teneva nel letto anche per 3-4 ore. 

La Kascia può essere mangiata col latte, col burro e condita con cipolle fritte. Questi ingredienti tuttavia in epoca sovietica non erano sempre reperibili al di fuori di Mosca. A tal proposito è interessante la testimonianza di Anna Kharzeeva* su “Russia Beyond The Headlines”: 

«A Kursk (da dove veniva mio padre), una città a meno di cinquecento chilometri a sud della capitale, procurarsi ingredienti di uso comune come burro, panna acido o salame era quasi impossibile. Ecco perché ogni tanto i miei nonni di Mosca si recavano alla stazione ferroviaria per consegnare al controllore del treno un pacco di provviste che i nonni paterni andavano a ritirare alla stazione di Kursk. I treni per Kursk partivano da Mosca verso mezzanotte e arrivavano a destinazione nelle prime ore del mattino. Questa consegna di alimenti richiedeva quindi un grosso sforzo da entrambe le due parti e disporre del burro necessario a condire il porridge della colazione non era da tutti. Mi sembra di vedere mio nonno paterno che nelle buie mattine d’inverno raggiungeva in autobus la stazione ferroviaria per ricevere le provviste. 

Probabilmente prima di tornare a casa teneva il burro in un frigorifero dell’università, dove insegnava medicina. In generale la distribuzione di alimenti nell’Unione Sovietica lasciava molto a desiderare. Mia madre mi raccontava che a Mosca circolavano bus turistici pieni di persone di altre città che si fingevano interessate al Cremlino e alla Piazza Rossa, ma in realtà erano venute nella capitale solo per acquistare cibo. Salame, salsicce, tè e via dicendo. Tutte le cose che nelle loro città non si trovavano. Si dice che alla domanda del presidente USA Jimmy Carter, che gli chiedeva come si potesse distribuire il cibo in un Paese così vasto, il leader sovietico Leonid Brezhnev rispose: “È facile. Portiamo tutto a Mosca e poi i russi vengono e lo distribuiscono tra loro”.» 

La preparazione della Kascia di grano saraceno richiede molto burro, senza il quale la grechka rimane asciutta. Non a caso I Russi dicono «Каши маслом не испортишь» («la cosa buona e utile non può essere dannosa anche in grande quantità»). La Kascia preparata in questo modo ha un gusto tenero, un colore chiaro e un aroma fine. Si mangia anche col miele, latte e burro, e volendo anche con un pizzico di zucchero. 

Oggi le giovani donne russe hanno scoperto un altro uso del grano saraceno: esso infatti contiene tutti gli elementi necessari al funzionamento del corpo umano come iodio, ferro, calcio, proteine, fosforo e vitamina B; ha inoltre un basso contenuto di carboidrati e un alto contenuto delle fibre, che ne fanno il prodotto ideale per chi vuole perdere un po' di peso prima dell’estate. 

* Leggi l'articolo completo → 

Gli abiti tradizionali russi: il passato che vive nella modernità

Gli abiti tradizionali russi non vivono solo nelle vetrine dei musei o nel folklore: nonostante il mercato dell'abbigliamento globale, compreso quello della Russia, si concentri soprattutto sul settore della moda occidentale, non di rado sulle passerelle possiamo trovare capi ispirati ai costumi popolari russi. 

Un esempio è la collezione autunno-inverno 2012-2013 di Dolce & Gabbana, che vede pizzi, splendide decorazioni, stampe floreali e gioielli di lusso di grandi dimensioni. 

Un altro esempio è offerto dalla collezione 2015 di Valentino, presentata a Parigi, oppure quella di August van der Walz

Gli abiti tradizionali russi continuano ancora oggi ad ispirare gli stilisti contemporanei russi e non è raro trovare nelle loro collezioni degli elementi di richiamo: tra questi artisti vanno certamente ricordati Vyacheslav Zaitsev e Ulyana Sergienko, e anche la meno nota ma talentuosa Valentina Averyanova

Un proverbio russo dice «По одежке встречают», ovvero «Un bell’abito è una lettera di raccomandazione». I vestiti sono la prima cosa che cattura l'attenzione e la più chiara manifestazione del patrimonio culturale russo si trova proprio negli abiti tradizionali: in ogni dettaglio si possono trovare caratteristiche tipicamente russe, come elementi che rimandano direttamente alla cultura nazionale di questo paese. Alta qualità della manifattura, strati multipli, linee leggere, splendide decorazioni, colori vivaci, immagini: questo è ciò che distingue gli abiti russi, indumenti che sono una particolare espressione dell’anima di questo popolo e del loro senso estetico. 

Gli abiti tradizionali erano concepiti soprattutto per proteggere dal freddo, il che spiega i tessuti pesanti, la presenza di collari per proteggere dal vento e i tanti strati.  Un tempo sia gli uomini che le donne indossavano una camicia, sotto gli indumenti: i contadini indossavano lo Zipun (зипун), un cappotto senza collare di stoffa ruvida fatta in casa, mentre le persone più ricche usavano il Kaftan (кафтан), un capo con le maniche lunghe. Sopra veniva messo un cappotto, l’Armiak per i contadini, il Feryaz o l’Ohaben, per i boiardi e nobili. La camicia lunga ricamata (рубаха) era un indumento fondamentale anche per le donne. In casa le nobili indossavano camicie con maniche lunghe, mentre per uscire o per ricevere ospiti usavano il Poruchi o l’Oplecie. 

Le ragazze indossavano dei cappelli e vestiti che riflettevano sempre le caratteristiche del luogo dove la persona abitava come status sociale e stato civile. I tessuti più utilizzati per gli abiti erano quelli naturali come lana, lino e cotone. 

Oggi non è facile trovare vestiti ispirati fedelmente ai modelli originali; in gran parte infatti sono stati riadattati e modellati sulle nuove esigenze della vita moderna. Tuttavia i festival di cultura slava, le fiere e il lavoro degli stilisti contemporanei contribuiscono a ravvivare l’interesse per gli abiti tradizionali, che oggi hanno schiere di fan innamorati delle loro linee morbide e aggraziate.