Fin dall’antichità, in Russia la Pasqua si festeggia secondo delle precise usanze.
Un tempo ogni padrona di casa cominciava a fare i preparativi in prossimità dell’arrivo della Grande Settimana, ovvero dell'ultima settimana della Quaresima. A partire dal Sacro Giovedì, si apparecchiava la tavola per il banchetto pasquale, si dipingevano le uova, si selezionavano gli ingredienti per la pasta dolce di ricotta e si preparavano panettoni, babà, pasticci, frittelle, panini al miele e piccoli biscottini di farina bianca a forma di agnelli, galletti e gallinelle.
Per la tavola festiva si preparavano molti piatti: si cuoceva un agnello intero, si arrostivano pezzi di vitella e si affumicavano prosciutti. Alla tavola di Pasqua non si servivano né piatti caldi né i piatti di pesce. La tavola era sontuosa e abbondante. Il re della tavola pasquale era sempre il panettone rituale consacrato in chiesa e decorato con fiori di carta.
Secondo la tradizione, le uova colorate si disponevano sulle pianticelle verdi dell'avena, del frumento oppure sulle fogliette tenere - appena verdeggianti - del crescione, che si faceva germogliare in anticipo appositamente per i giorni di festa.
La Pasqua si considerava una festa da trascorrere in famiglia: ai bambini si regalavano uova colorate normali o di cioccolato, e piccoli panettoni al miele. La festa durava per tutta la Settimana Sacra e la tavola rimaneva sempre apparecchiata. Di sera, allo scendere delle tenebre, i violinisti suonavano facendo il giro dei villaggi e dei borghi, mentre sotto le finestre di ogni casa s’intonavano inni all'onore della Risurrezione di Cristo; la gente ricambiava offrendo loro un bicchiere di vodka e uova pasquali, e talvolta anche qualche moneta.