CULTURA RUSSA

Abiti da Sposa al Centro Russo di Scienza e Cultura

Il 18 marzo, dalle ore 18 alle 20, presso il Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma si terrà l’evento Le Spose di Tis (Top Italian Style): presentazione atelier e défilé di modelli 2016, durante il quale saranno presentati gli abiti da sposa delle migliori sartorie italiane.

Quale occasione migliore per scoprire come le donne russe organizzano il proprio matrimonio? 

Innanzitutto, oltre al colore bianco e crema, la sposa moderna russa non ha paura di scegliere abiti da sposa di altri colori. I Russi amano festeggiare con amici e parenti stretti: meno ospiti ci sono, più l’evento sarà piacevole. Ai matrimoni s’invitano infatti 75 persone in media. Per il banchetto di nozze solitamente si sceglie il buffet. 

Sempre più spesso, quando si organizza il matrimonio, si pensa a un tema: a seconda di quello scelto si preparano gli inviti, gli addobbi del locale, le decorazioni dei tavoli e alcuni piccoli souvenir da regalare agli ospiti. Per la sala di solito si opta per un design sobrio, per ottenere un effetto soft ed elegante. 

Per partecipare all’evento “Le Spose di Tis”: 
Centro Russo di Scienza e Cultura
Piazza Benedetto Cairoli 6, Roma 00186
06.8881.6333 

Cerchi un atelier di abiti da sposa a Roma? Visita il sito Anne Katerina Sposa →

Aperitivo e lezione di russo gratuita a Exquisitaly

Corso di Russo Roma ha il piacere di invitarvi a una lezione di russo gratuita dedicata all'alfabeto cirillico e ai modi di presentarsi! L’incontro si terrà presso il bellissimo locale Exquisitaly nel centro di Roma, zona Piazza della Repubblica. 
Verrà servito un aperitivo con dessert a sorpresa al costo di 14 euro! 

Vi aspettiamo numerosi! 

*L’evento è organizzato in collaborazione con Carla Disperati dell’InterNations Group Consul

Modi di salutare in russo

Oggi impariamo come ci si saluta in russo, attraverso alcuni estratti del film "Il Capitale Umano" (Цена человек, Паоло Вирци) di Paolo Virzì e "Fortuna a zig zag" (Зигзаг удачи, Э.Рязанов) di El’dar Rjazanov. Scopriamo insieme i modi di rivolgersi alle persone, come ci si presenta e come si esprime gratitudine. 
 

1) Guarda e ripeti i dialoghi: 

  • Serena: - Пока! (Pakà)
    - Ciao!
    Dino: - Пока! (Pakà)
    - Ciao!

  • Carla: - Сирена, дорогая! (Sire΄na, daraga΄ya)
    - Serena, cara!
    Serena: - Привет, Карла! (Privie΄t, Carla)
    - Ciao, Carla!
    Carla: - Добрый день! (Do΄briy Die΄n)
    - Buongiorno!
    Dino: - Добрый день! (Do΄briy Die΄n)
    - Buongiorno!
    Carla: - Это твой отец? (E΄to tvo΄y otie΄z?)
    - È tuo padre?
    Dino: - Я отец Сирены. (Ia΄ otie΄z Sire΄ni)
    - Io sono il padre di Serena.
    Carla: - Добрый день! (Do΄briy Die΄n)
    - Buongiorno!
    Dino: - Дино Орсоло, очень-очень приятно! (Di΄no Orso΄lo, o΄cien, o΄cien priya΄tna!)
    - Dino Orsolo, molto molto lieto.
    Carla: - До свидания! (Dasvida΄nia)
    - Arrivederci!
    Dino: - Пока! (Pakà)
    - Ciao!

 

2) Guarda e ripeti il dialogo: 

  • Carla: - До свидания, Профессор! (Dasvida΄nia, profe΄ssor)
    - Arrivederci, Professore!
    Prof: - До свидания, Карла! (Dasvida΄nia, Carla)
    - Arrivederci, Carla!

 

Vediamo adesso la scena del primo appuntamento tra il direttore degli autoservizi e la sua futura sposa Alia, tratto dal film sovietico del 1998 di El’dar Rjazanov, Fortuna a zig-zag. 

3) Guarda e ripeti il dialogo: 

  • Direttore: - Ну, здравствуй! (Nu, ZDRA΄STVUY)
    - Allora ciao!
    Alia: - Здра΄вствуйте! (ZDRA΄STVUYTI)
    - Salve!
    Direttore: - Зва΄т меня΄ Иван Степаныч (имя) (отчество) (ZVA΄T MINIA΄ IVA΄N STIEP A΄NICH nome +patronimico)
    - Mi chiamo Ivan Stepanovich.
    - Фамилия моё Калачов. (FAMI΄ LIA MAIO΄ KALACHO΄F) (cognome)
    - Il mio cognome è Kalatchov.
    - А тебя? (A TIEBI A΄?)
    - E tu (come ti chiami)?
    Alia: - Аля. (A΄LIA)
    - Alia.
    Madre della sposa:
    - Алевтина (ALIFTI΄NA)
    - Alieftina.

Nota bene: 

  • Le parole Привет e Пока corrispondono entrambe a “Ciao”. La prima si usa per il saluto iniziale, la seconda al momento del congedo.

  • Здравствуйте in italiano “Salve” è un saluto iniziale formale e si usa quando si dà del Lei (o del Voi), Здравствуй invece, che significa sempre “Salve”, si usa quando si dà del tu ad una persona. До свидания vuol dire “Arrivederci” o “ArrivederLa” e si usa per congedarsi.

  • In russo esistono il nome, il cognome e il patronimico: per patronimico si intende che al nome della persona si aggiunge il nome del padre:
    Esempio: Петрович – figlio di Pietro, patronimico maschile
    Ивановна - figlia di Ivan, patronimico femminile

  • Доброе утро! - Buongiorno si usa la mattina fino alle ore 12

  • Добрый день! - Buon pomeriggio si usa dalle ore 12 alle ore 18

  • Добрый вечер! – Buonasera si usa dopo le ore 18

  • Очень приятно! (una frase abbreviata da Очень приятно познакомиться!) – Mi fa molto piacere di conoscerti/La

  • Меня зовут... - Mi chiamo… (nome, patronimico, cognome), nella lingua colloquiale si può presentare usando la frase inversa: Звать меня… come fa il direttore degli autoservizi Kalatchov.

  • In russo i nomi propri possono essere trasformati in diminutivi. Queste forme sono frequenti nella lingua colloquiale e hanno una sfumatura affettuosa:
    Алевтина – Аля; Екатерина – Катя, Надежда – Надя

Stereotipi russi - Parte 4

L'ospitalità secondo i russi 

Fare amicizia con i russi non è un'impresa facile: sono un popolo piuttosto chiuso e impiegano molto tempo prima di considerare qualcuno un loro amico. Qualora abbiate la fortuna di essere ospitati a casa di un amico russo, preparatevi in anticipo perché l'ospitalità in questo paese segue regole e rituali ben precisi

Le abitudini russe più strane a detta degli stranieri sono le seguenti: 

  • Togliersi le scarpe prima di entrare in casa
  • La totale assenza di appellativi di cortesia, come "signore" o "signora" 
  • Tavole imbandite con ogni tipo di vivande (se vi invitano per un tè, è meglio che vi presentiate a stomaco vuoto!) 
  • La consuetudine di non buttare via nulla e di accumulare in casa una quantità enorme di cose inutili 

Qualora un russo decida di invitarvi per un tè, il suo invito probabilmente assomiglierà al seguente: "Beh dai, vieni per le 5-6, quando ti è più comodo. Sei libero sabato? No? Beh allora facciamo domenica, per me è uguale!". Per i russi non esiste il concetto del tè delle cinque o della cena domenicale in famiglia, sono soliti adattarsi agli altri e si aspettano di ricevere, in cambio, lo stesso trattamento. Pensate in anticipo al regalo da portare al padrone di casa: una torta o dei dolcetti per accompagnare il tè saranno sufficienti. Se in casa ci sono anche dei bambini, è importante che compriate per ciascuno di loro qualcosa di carino, magari qualche gingillo (non vorrete che i bambini vi disturbino mentre assaporate una tazza di tè con il vostro amico, no?). 

Si dice, inoltre, che i russi sorridano poco. Non è perché siano insoddisfatti della vita o arrabbiati con qualcuno, semplicemente i russi sorridono in mille modi diversi, che non tutti gli stranieri sono in grado di riconoscere. Quindi state tranquilli: il vostro amico russo sarà più che contento di vedervi! La prima cosa che colpisce la maggior parte degli stranieri quando arrivano in Russia è l'abitudine dei russi di togliersi le scarpe quando entrano in casa. Il vostro anfitrione avrà sicuramente diverse paia di pantofole riservate agli ospiti. Una volta tolte le scarpe, è molto probabile che vi conduca per tutta la casa (o appartamento) mostrandovi tutte le stanze. Non meravigliatevi se alla fine di questo "tour" per la casa vi proporrà di rimanere in cucina: è proprio qui che i russi sono soliti mangiare, bere il tè, cucinare, lavare i piatti e fare tutto ciò che, in generale, è legato al cibo. Di norma mangiano in salotto solo durante le feste. 

Il vostro anfitrione avrà sicuramente già apparecchiato la tavola prima del vostro arrivo. Per i russi apparecchiare la tavola significa preparare diversi tipi di insalate, cucinare dei piatti caldi e servire un ricco assortimento di antipasti. Una volta seduti a tavola, il vostro amico vi inviterà quasi sicuramente a non fare troppi complimenti e a servirvi più volte. Ecco perché vi consigliamo di non mangiare nulla prima di fargli visita. Preparatevi a sorbire una lunga chiacchierata sulla vita, la politica, la vicina zia Valya, i bambini, il destino, Dostoevskij e altri temi. Ai russi piace parlare, quindi è bene riuscire a mantenere la conversazione a un certo livello e a dibattere sul tema proposto: i russi amano le discussioni lunghe! 

Non aspettatevi che sia il vostro amico russo a suggerirvi di andarvene, perché sarebbe capace di intrattenervi fino a tarda notte, di offrirvi la cena e di invitarvi persino a rimanere a dormire. Quindi tenete d'occhio l'orologio! Una volta che avrete convinto il padrone di casa che per voi è ora di andare, non dimenticatevi di ringraziarlo per la piacevole serata e contraccambiate l'ospitalità invitandolo a casa vostra. Adesso sapete già come accoglierlo e che cosa aspettarvi da lui! 

Il ruolo della donna in Russia

Tra poco sarà l'8 marzo, ovvero la Festa della Donna. Sotto l'Unione Sovietica le donne hanno lavorato in ogni tipo di settore e molte di loro sono riuscite a raggiungere ruoli di alto profilo: basti pensare a Valentina Tereshkova, la prima donna russa ad essere diventata astronauta. Rispetto a molti altri paesi, oggi in Russia c'è relativamente poca discriminazione sessuale sul lavoro e la società riconosce alle donne gli stessi diritti degli uomini

Le donne in carriera durante la Perestrojka 
Un tempo gli uomini avevano una vita relativamente facile in URSS, ma dopo la Perestrojka molti di loro persero il lavoro senza riuscire più a provvedere alla famiglia: una situazione di grande vergogna per un uomo, che in Russia è visto come colui che porta a casa il pane. Forse incapaci di adattarsi alle nuove circostanze, gli uomini lasciarono spazio alle donne molte delle quali avviarono nuove imprese importando vestiti dall'estero e creando un vero e proprio mercato. Nondimeno, anche all'epoca queste giovani imprenditrici dovettero occuparsi della famiglia e dei propri uomini. Oggi le opportunità di lavoro in Russia sono più o meno uguali per uomini e donne. Tantissime persone di entrambi i sessi ricevono una buona istruzione che permette loro di fare carriera. Ma i vecchi stereotipi di genere sono ancora intatti: vediamo perché. 

I pregiudizi sulle bionde 
Gli uomini russi adorano le bionde, ma molti di loro credono ancora che siano stupide. È tuttora normale raccontare barzellette su donne bionde che, ad esempio, non sanno parcheggiare la macchina in modo corretto. Molti uomini inoltre fanno ironia davanti alle loro coniugi bionde senza alcuna esitazione. Dal canto loro le donne bionde sono molto auto-ironiche e inclini a scherzare sull'argomento: spesso anche loro raccontano barzellette sulle bionde che non sanno parcheggiare, prendendo la cosa con la giusta leggerezza. 

Cervello più piccolo? 
Sembra che qualche tempo fa una donna abbia raccontato che mentre si trovava in taxi, l'autista abbia cominciato a lamentarsi delle donne al volante, colpevoli di complicare la circolazione. Senza troppi complimenti l'uomo avrebbe affermato che le donne avrebbero dovuto evitare di guidare in quanto dotate – secondo la scienza - di un cervello più piccolo di quello degli uomini. Inutile dire che non vi è alcuna correlazione tra le dimensioni del cervello e come esso funziona: il cervello di Einstein era inferiore alla media, ma certamente sapeva come usarlo. 

Naturalmente non tutti i russi condividono questi stereotipi: ci sono uomini che si preoccupano per i loro figli e che non hanno paura di mostrare il lato sensibile del loro carattere né di esprimere i propri sentimenti. Allo stesso modo ci sono donne che allevano i propri figli in modo diverso e che non si fanno certo problemi a cambiare una gomma per strada. Sembra che le generazioni più giovani siano decisamente più libere dagli stereotipi di genere rispetto ai loro predecessori: con ogni probabilità questo renderà la loro vita migliore.

Città della Russia: Vladivostok

Vladivostok (in russo Владивосто́к) venne fondata nel 1859 dal conte Marcellus von Heidermith

Compresa subito l'importanza strategica dell'insediamento, i russi iniziarono ben presto a fortificarla. Nel 1871 venne aperta la linea telegrafica che la univa con Shanghai e Nagasaki e sempre in quell'anno venne aperto il porto, dato il trasferimento da Nikolaevsk-na-Amure del quartier generale della Flotta del Pacifico. Nove anni dopo Vladivostok ricevette lo status di città e nel 1883 adottò la tigre siberiana come suo simbolo. 

Nel 1903 la città vide finalmente l'arrivo della ferrovia Transiberiana che le permise di collegarsi con Mosca e l'Europa. Con lo scoppio della Rivoluzione russa divenne uno dei centri principali della neonata Repubblica dell'Estremo Oriente e, una volta caduta questa, del governo provvisorio del Priamurye. In seguito all'intervento in Siberia delle truppe alleate, la città venne occupata da truppe canadesi, cecoslovacche, americane, giapponesi e anche italiane. Con la presa di Vladivostok da parte dell'Armata rossa, la Guerra civile russa si poté dire conclusa. Nel 1974 Gerald Ford e Leonid Brezhnev vi firmarono gli accordi SALT (Strategic Arms Limitation Talks). 

Vladivostok è posta nell'estremità meridionale della penisola di Murav'ev-Amurskij (полуостров Муравьева-Амурского), lunga circa 30 km e larga circa 12 km. La città si affaccia sul Golfo di Pietro il Grande, all'interno della Baia Zolotoy Rog. Il punto più alto è il Monte Cholodil'nik (гора Холодильник - Frigorifero), alto 257 m. Il Monte del Nido dell'Aquila (сопка Орлиное гнездо) è comunemente ritenuto il punto più alto della città, sebbene con i suoi 199 metri (214, secondo altre fonti) sia il punto più alto dell'area meridionale della città, ma non di tutta Vladivostok. 
Nel 2012 sono stati costruiti due ponti strallati, uno che collega le due sponde della baia sulla quale si affaccia la città, l'altro invece collega la penisola Murav'ev-Amurskij con l'isola Russkij. Quest'ultimo ponte, lungo più di un km, è il più lungo ponte strallato del mondo

La linea ferroviaria collega la città a Mosca è lunga 9 302 km. In virtù del suo status di città chiusa, durante il periodo compreso tra il 1958 e il 1991 soltanto ai cittadini sovietici era consentito vivere a Vladivostok e anche per visitarla occorreva ottenere un permesso ufficiale. Prima che la città venisse chiusa, la comunità cinese e quella coreana erano considerevoli. Attualmente vi risiede una delle più grandi comunità armene della Russia orientale. 

Le principali industrie della città sono quella navale, dei cantieri e del commercio ittico. La pesca occupa i quattro quinti della produzione commerciale della città, mentre le altre produzioni di cibo ammontano all'11%. I maggiori prodotti di esportazione sono pesce, prodotti del legno, metalli ferrosi e non ferrosi, navi. Dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica molti esercizi commerciali hanno aperto in città, traendo vantaggio dalla sua posizione geografica.


* Il testo originale presente sulla fonte indicata, ha subito alcune piccole modifiche di stile ma non di contenuto. Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi →