Stereotipi russi - Parte 2

Stereotipi: Sull'intelletto e l'intelligenza 

«L'intelligente insegna, lo sciocco annoia» dice un proverbio russo. La parola inglese "intelligence" viene tradotta in russo come "intelletto" o "intelligenza", ma anche come "profonda cultura". In russo esistono due termini per indicare l'intelletto e l'intelligenza: il primo è «разум», che indica un'intelligenza etica e morale guidata dalla coscienza, mentre «интеллект» si riferisce semplicemente all'intelligenza razionale, non necessariamente legata a un senso morale di giustizia. Per i russi solo l'intelletto inteso come «разум» ha un valore davvero positivo

Gli americani per "intelligence" intendono la capacità di risolvere problemi pratici, le "ragioni logiche" dell'uomo che riesce a vedere tutti gli aspetti di un problema. 
Per i giapponesi l'intelligenza comprende invece la natura del comportamento sociale, vale a dire essere in grado di entrare in empatia, essere umili e diventare buoni ascoltatori. Caratteristiche considerate importanti sono inoltre l'essere socievoli e il parlare con umorismo. 

Secondo i Russi le qualità principali che una persona intelligente dovrebbe avere sono la modestia, la decenza, la benevolenza, la bontà, l'onestà e il desiderio di aiutare gli altri (10,5 %). Al secondo posto troviamo la cultura del pensiero: la conoscenza, l'intelligenza, la buona educazione, l'amore per la lettura, la mente flessibile e creativa (9,1%). Al terzo posto la capacità di organizzarsi, il non dipendere dalle emozioni, l'essere pratico, il non ripetere gli stessi errori, il trovare un rimedio nelle situazioni complicate, la coerenza e l'impegno nel raggiungere un obiettivo. Solo al quarto posto (6,8%) si trova la comunicazione: la capacità di piacere, parlare bene, il senso dell'umorismo, la capacità di essere socievoli e interessanti. All'ultimo posto si trovano infine l'esperienza, la versatilità, l'efficienza, la saggezza e la criticità (5%), qualità che invece vengono considerate molto importanti da altri popoli, come ad esempio gli anglosassoni.