Intanto la matrigna, che già stava preparando il banchetto funebre, cuoceva le frittelle. Poi gridò al marito: «Vai, vecchio pelandrone, porta indietro tua figlia, è il momento di seppellirla!». Il vecchio andò nel bosco e arrivò nel luogo dove aveva lasciato la figlia. La trovò tutta allegra sotto l'abete, rosea, con una pelliccia di zibellino e ricoperta d'oro e d'argento. Vicino a lei c'era un baule pieno di ricchi doni. Il vecchio se ne rallegrò; mise tutto nella slitta, fece salire la figlia e si recò a casa. La matrigna intanto continuava a cuocere frittelle. Tutt'a un tratto la porta si aprì e la figliastra, ricoperta d'oro e d'argento, entrò raggiante; dietro di lei c'era un baule grande e pesante. La vecchia la guardò perplessa, poi disse al marito: «Sella un altro cavallo, tu, vecchio pelandrone! Porta anche mia figlia nel bosco e mettila nello stesso punto!». Il vecchio mise la figlia della vecchia nella slitta, la portò nel bosco, la rovesciò sul cumulo di neve sotto il grande abete e andò via. La figlia della vecchia batteva i denti in mezzo alla neve. Arrivò il Gelo saltando da un abete all'altro: «Dimmi, hai caldo fanciulla?» E lei rispose: «Mamma mia, che freddo! Smetti di far scricchiolare i rami, Nonno Gelo!». Il Gelo scese ancora più in basso, facendo scricchiolare i rami. «Hai caldo, fanciulla mia? Hai caldo, bella mia?» «Oh, non sento più i piedi, non sento più le mani! Vattene, Nonno Gelo!». Il Gelo scese ancora più in basso e domandò: «E adesso hai caldo, fanciulla? Dimmi se hai caldo, bella mia!» «Oh, che strazio! Mi hai proprio congelata! Va' via, maledetto Nonno Gelo!». Il Gelo allora andò in collera e assestò una tale botta alla fanciulla che costei ghiacciò all'istante.
Allo spuntare dell'alba, la vecchia mandò il marito a riprenderla: «Presto, vecchio pelandrone, vai a cercare mia figlia e portala qui con tutto l'oro e l'argento!». Il vecchio partì. Quando si aprì la porta, la vecchia si precipitò incontro alla figlia. Aprì la stuoia e vide che giaceva morta nella slitta. La vecchia pianse, ma ormai era troppo tardi.