Il 12 febbraio all'Havana (Cuba) si è tenuto per la prima volta un incontro tra il patriarca Kirillo e Papa Francesco. Questo incontro storico è stato organizzato per trovare una linea d’azione comune per offrire assistenza alle comunità cristiane in Medio Oriente, tuttavia molti problemi tra la Chiesa Ortodossa russa e la Chiesa Cattolica romana restano tuttora irrisolti.
Quali sono questi problemi? Come sono percepite le differenze tra la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica?
La visione cattolica sulle differenze e somiglianze tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa
Secondo i cattolici, il Cattolicesimo è una Chiesa universale. Tutte le parti di essa nei diversi paesi del mondo sono in comunione con gli altri, condividono una fede comune e riconoscono il Papa come loro capo. Le chiese Protestanti e la Chiesa Ortodossa invece includono diverse Chiese indipendenti l'una dall'altra. Dunque, la prima differenza tra Chiesa Cattolica e Ortodossa consiste nella diversa concezione dell'unità della Chiesa.
Per la Chiesa Ortodossa è sufficiente condividere la stessa fede e gli stessi sacramenti ma, diversamente dai cattolici, non riconoscono il primato del Papa.
La Chiesa Cattolica professa che il sacramento del matrimonio è per la vita intera, quindi vieta il divorzio (tranne i casi di annullamento del matrimonio dovuti a determinate circostanze); la Chiesa Ortodossa consente il divorzio in casi come l'adulterio, che distrugge il matrimonio e permette alla parte innocente di risposarsi.
La Chiesa Cattolica crede nel dogma del purgatorio, il luogo dove si trovano le anime destinate al paradiso ma non ancora pronte per andarci. Nella dottrina ortodossa il purgatorio non c'è, ma le preghiere ortodosse per i morti suggeriscono che esistano anime che si trovano in uno stato intermedio e per le quali esiste ancora la speranza di entrare nel paradiso dopo il Giudizio Universale.
La Chiesa Cattolica ha adottato il dogma dell'immacolata concezione della Vergine Maria. Questo significa che il peccato originale non ha toccato la Madre del Salvatore. Gli ortodossi riconoscono la santità della Madre di Dio ma credono che sia nata con il peccato originale, come tutte le altre persone.
La Chiesa Cattolica infine sostiene la fede in un solo Dio che unisce sia i cattolici che gli ortodossi; professano e predicano in tutto il mondo la stessa fede e la stessa dottrina di Gesù Cristo.
La visione ortodossa sulle differenze e somiglianze tra la Chiesa cattolica e la Chiesa Ortodossa
La scissione tra la Chiesa Cristiana Unita in due chiese, quella ortodossa e cattolica, si è verificata nel 1054. Sia la Chiesa Ortodossa che quella Cattolica romana ritengono essere l'unica “Chiesa santa cattolica e apostolica”.
La religione ortodossa professa due modi diversi della vita della Santa Trinità: l'esistenza delle tre persone in un’unica entità e la loro manifestazione nella potenza. I cattolici romani, come Bernardo Massari, credono che l'energia della Trinità sia stata creata: il roveto ardente, la gloria, la luce e le lingue di fuoco della Pentecoste sono i simboli creati, che una volta sorti, poi cesseranno di esistere.
La Chiesa Cattolica considera la benevolenza del Dio una conseguenza della ragione di Dio, come l'atto della creazione. Lo Spirito Santo nel cattolicesimo viene interpretato come l'amore (legame) tra Padre e Figlio, tra Dio e gli uomini, mentre secondo l’ortodossia l'amore è l'energia totale di tutte e tre le entità che costituiscono la Santa Trinità, altrimenti lo Spirito Santo - essendo identico all’amore - perderebbe la sua ipostasi.
L'ortodossia respinge anche il dogma cattolico dell'assunzione di Maria in cielo, rifiuta il dogma dell'infallibilità del Papa e il suo primato su tutti i cristiani. Non accetta inoltre la dottrina del purgatorio, così come la dottrina dei "meriti supererogatori dei santi".
Nella dottrina ortodossa esiste la concezione delle traversie della vita, assente invece nel Cattolicesimo.
Gli Ortodossi hanno due visioni differenti sui cattolici: la prima considera i cattolici come eretici, che hanno distorto il Symbolum Constantinopolitanum; la seconda considera i cattolici come scismatici (dissidenti), fuggiti cioè dalla Chiesa fondata da Gesù Cristo.
I cattolici, a loro volta, credono che gli ortodossi siano scismatici tuttavia non li considerano come eretici.
Le differenze tra i riti bizantini e latini
Nel rito latino è comune il battesimo per aspersione, piuttosto che per immersione. La formula battesimale è leggermente diversa.
La chrisma nel rito latino viene eseguita dopo aver raggiunto l'età del discernimento e si chiama “confermazione”, nel rito orientale invece si compie subito dopo il sacramento del battesimo. Il battesimo per aspersione è arrivato nella chiesa ortodossa dalla chiesa cattolica.
Nel rito orientale la prima comunione dei bambini si celebra nella prima infanzia, invece nel rito occidentale solo all'età di 7-8 anni.
Nel rito occidentale la Liturgia si fa con il pane azzimo, mentre nella tradizione orientale con il pane lievitato (prosfora).
Anche il segno della croce presenta delle differenze: gli ortodossi lo eseguono da destra a sinistra, mentre i cattolici da sinistra a destra.
Nel rito latino i sacerdoti non possono essere sposati (salvo rari casi) e sono tenuti a mantenere il celibato prima di prendere gli ordini sacri. Nella chiesa orientale, il celibato è obbligatorio solo per i vescovi.
Nel rito occidentale è comune inginocchiarsi, in quello orientale invece ci si prostra a terra (in russo “земные поклоны”). Le chiese latine mettono le panche con ripiani per la genuflessione (i credenti possono sedersi solo durante le letture del Vecchio Testamento e le letture Apostoliche, i sermoni e le offerte), invece per il rito orientale è importante che sia sufficiente lo spazio per la prostrazione.
La Chiesa Ortodossa e Cattolica usano diversi calendari pasquali, per cui la Pasqua coincide solo nel 30% dei casi. Il digiuno cattolico è meno rigoroso rispetto al digiuno ortodosso, anche se le sue norme sono state allentate nel corso del tempo. L'eucarestia minima nel Cattolicesimo è di un'ora, nella Chiesa ortodossa invece non meno di 6 ore al giorno, nelle messe notturne a Pasqua o Natale.
Per l'alto clero ortodosso è comune portare la barba, mentre il clero cattolico è generalmente senza barba. Gli ortodossi ricordano i morti il 3°, 9° e 40° giorno dopo la morte, i cattolici il 3°, 7° e 30° giorno.