Ricetta russa: Kascia di grano saraceno

La Kascia di grano saraceno è un piatto conosciuto e amato in tutta la Russia. 

Prima di cuocerlo, occorre eliminare la farina dal grano saraceno. Il grano va lavato sette volte e poi lasciato asciugare leggermente sulla padella, mescolandolo continuamente.

Il grano saraceno può essere cotto secondo diverse modalità. Ecco due procedure molto semplici: 

  1. Mettere il grano nella pentola, condirlo col sale e versare acqua fredda. Coprire con un coperchio e portare a ebollizione. Per due tazze di grano saraceno crudo, usare tre tazze di acqua e un cucchiaino di sale. Cuocere in forno finché non assume un colorito marrone-rossiccio. 
     
  2. Dopo averlo pulito, scottare il grano con l'acqua bollente e scolarlo. Metterlo in una pentola e versare una tazza e mezzo di acqua calda per ogni tazza di grano saraceno. Avvolgere la pentola in una coperta calda per 5-6 ore. Evitare di aggiungere sale e burro. Accompagnare la pappa di grano saraceno con Kefir fresco (latte fermentato) a basso contenuto di grassi. 

Una volta, per cuocere il grano saraceno si usava lasciarlo avvolto tra le coperte per diverse ore. All’epoca dell’Unione Sovietica la pentola con la Kascia si teneva nel letto anche per 3-4 ore. 

La Kascia può essere mangiata col latte, col burro e condita con cipolle fritte. Questi ingredienti tuttavia in epoca sovietica non erano sempre reperibili al di fuori di Mosca. A tal proposito è interessante la testimonianza di Anna Kharzeeva* su “Russia Beyond The Headlines”: 

«A Kursk (da dove veniva mio padre), una città a meno di cinquecento chilometri a sud della capitale, procurarsi ingredienti di uso comune come burro, panna acido o salame era quasi impossibile. Ecco perché ogni tanto i miei nonni di Mosca si recavano alla stazione ferroviaria per consegnare al controllore del treno un pacco di provviste che i nonni paterni andavano a ritirare alla stazione di Kursk. I treni per Kursk partivano da Mosca verso mezzanotte e arrivavano a destinazione nelle prime ore del mattino. Questa consegna di alimenti richiedeva quindi un grosso sforzo da entrambe le due parti e disporre del burro necessario a condire il porridge della colazione non era da tutti. Mi sembra di vedere mio nonno paterno che nelle buie mattine d’inverno raggiungeva in autobus la stazione ferroviaria per ricevere le provviste. 

Probabilmente prima di tornare a casa teneva il burro in un frigorifero dell’università, dove insegnava medicina. In generale la distribuzione di alimenti nell’Unione Sovietica lasciava molto a desiderare. Mia madre mi raccontava che a Mosca circolavano bus turistici pieni di persone di altre città che si fingevano interessate al Cremlino e alla Piazza Rossa, ma in realtà erano venute nella capitale solo per acquistare cibo. Salame, salsicce, tè e via dicendo. Tutte le cose che nelle loro città non si trovavano. Si dice che alla domanda del presidente USA Jimmy Carter, che gli chiedeva come si potesse distribuire il cibo in un Paese così vasto, il leader sovietico Leonid Brezhnev rispose: “È facile. Portiamo tutto a Mosca e poi i russi vengono e lo distribuiscono tra loro”.» 

La preparazione della Kascia di grano saraceno richiede molto burro, senza il quale la grechka rimane asciutta. Non a caso I Russi dicono «Каши маслом не испортишь» («la cosa buona e utile non può essere dannosa anche in grande quantità»). La Kascia preparata in questo modo ha un gusto tenero, un colore chiaro e un aroma fine. Si mangia anche col miele, latte e burro, e volendo anche con un pizzico di zucchero. 

Oggi le giovani donne russe hanno scoperto un altro uso del grano saraceno: esso infatti contiene tutti gli elementi necessari al funzionamento del corpo umano come iodio, ferro, calcio, proteine, fosforo e vitamina B; ha inoltre un basso contenuto di carboidrati e un alto contenuto delle fibre, che ne fanno il prodotto ideale per chi vuole perdere un po' di peso prima dell’estate. 

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